#02- Le cose
Tra gli oggetti ritenuti caratteristici del luogo abbiamo
sicuramente la bottiglia d’olio extravergine di oliva, più precisamente l’oliva
caratteristica del luogo è la Nocellara
del Belice. I primi a coltivare quest’oliva furono proprio i Selinuntini,
infatti sono pervenute fino a noi le antiche macine in pietra con cui venivano
lavorate tali olive.
‘Nota anche come Oliva
di Castelvetrano,è un’oliva tipicamente siciliana coltivata nell’area
protetta della Valle del Belice. Nasce nella provincia Trapanese, in quel lembo
di terra verdeggiante tra Partanna, Castelvetrano e Campobello di
Mazara,costeggiato dal Lago Trinità e a pochi chilometri dal mare, dove i
templi di Selinunte le proteggono da più di 2600 anni.’
Uno degli oggetti più caratteristici è senza dubbio il Crivu, strumento utilizzato per
setacciare la farina. Anticamente esso era uno degli oggetti fondamentali per
la produzione del Pane nero,
attraverso il crivu, infatti, veniva scartato il grano andato a male che
avrebbe compromesso la produzione del pane in modo ottimale. Il grano, anch’esso
caratteristico della zona è la tumminìa.
‘La tumminia è un grano particolarmente duro e a ciclo breve
(trimestrale),seminato a marzo, caratterizzato da un colore scuro. Il nome
deriva dal greco trimenaios o, marzuolo o, marzuddu, (grano a ciclo
trimestrale seminato a marzo).’
https://it.wikipedia.org/wiki/Timilia
Tumminìa |
Crivu |
Pane nero |
https://www.castelvetranoselinunte.it/su-geo-una-castelvetrano-che-non-ti-aspetti-video/108963/?fbclid=IwAR2c3_6cToDJSz20n6IZBgipETCgSr5HTc9fi_iVc4HsJarQfat8iUx6ce0
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